Kiss and Tell, Adib Khorram - Recensione
Oggi vi parlo del nuovo libro di Adib Khorram (Darius the great deserves better )
Ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia in anteprima per permettermi di darvi la nostra onesta opinione.
Trama:Hunter never expected to be a boy band star, but, well, here he is. He and his band Kiss & Tell are on their first major tour of North America, playing arenas all over the United States and Canada (and getting covered by the gossipy press all over North America as well). Hunter is the only gay member of the band, and he just had a very painful breakup with his first boyfriend–leaked sexts, public heartbreak, and all–and now everyone expects him to play the perfect queer role model for teens.
But Hunter isn’t really sure what being the perfect queer kid even means. Does it mean dressing up in whatever The Label tells him to wear for photo shoots and pretending never to have sex? (Unfortunately, yes.) Does it mean finding community among the queer kids at the meet-and-greets after K&T’s shows? (Fortunately, yes.) Does it include a new relationship with Kaivan, the star of the band opening for K&T on tour? (He hopes so.) But when The Label finds out about Hunter and Kaivan, it spells trouble—for their relationship, for the perfect gay boy Hunter plays for the cameras, and, most importantly, for Hunter himself.Kiss and
tell è il nuovo libro di Adib Khorram, autore di Darius va tutto bene? e uno
dei libri che attendevo di più quest’anno e leggerlo tanti mesi prima per me è
stato un grande privilegio, soprattutto perché così ho avuto la possibilità di
riflettere meglio. Infatti questa recensione è stata difficile da scrivere
perché anche se mi è piaciuto, c’è stata una nota amara nel finale che ha un
po’ guastato la mia esperienza complessiva. Ma partiamo dalla trama.
I "Kiss and
tell" sono una boyband canadese nata quando un gruppo di amici pubblica per
scherzo su Youtube una canzone inventata sul Poutine, un piatto tipico
canadese. E ora, all’inizio del libro, sono in procinto di iniziare il loro
primo tour in Usa per celebrare il loro nuovo album “Come to say hello”. Il
nostro protagonista è Hunter, membro del gruppo, ed è un vero e proprio modello
per la comunità lgbt+, con la sua romantica e dolce storia d’amore con Aidan, suo
amico di infanzia e gemello del suo migliore amico. Quello che però il pubblico
non sa è che da molto tempo le cose tra
i due non vanno bene e così quando rompono
per tutti è una sorpresa e partono le teorie più disparate, finché Aidan non
pubblica per vendetta alcuni dei loro vecchi messaggi che mettono in cattiva
luce Hunter e soprattutto lasciano intendere che avevano una vita sessuale
(consensuale e sicura) molto attiva.
Per Hunter
inizia un’odissea, costretto a dividersi trai tentativi della casa discografica
di riabilitare il suo nome costruendo una nuova immagine queer perfetta (= come vogliono gli etero) e
l’inizio di una nuova relazione.
La storia mi
è piaciuta anche se non mi sono sentita molto coinvolta dalla storia d’amore e
il mio interesse era rivolto solo alla band (e quindi alle amicizie) e
soprattutto all'evoluzione di Hunter (che d'altronde è il vero elemento
centrale della storia).
Hunter è un
personaggio a cui è facile affezionarsi e subito si ha un forte istinto
protettivo nei suoi confronti. Il suo percorso, fatto di errori, passi avanti,
dubbi e anche di egoismo mi è apparso molto umano e vero. Hunter ha davvero
molto da trasmettere.
Il gruppo mi
è piaciuto tantissimo, sia presi i membri singolarmente che i loro rapporti. E
secondo me c’è troppo poco, sebbene capisco che derivi da esigenze di trama.
Altra cosa
che ho amato è lo stile reso dinamico e anche più leggero dalla presenza di
estratti di interviste, articoli, canzoni che hanno sicuramente reso la lettura
più divertente e ha anche aiutato a conoscere meglio i personaggi.
Il libro
offre tantissimi spunti di riflessione: l’ossessione per la vita sessuale
altrui, la pressione a cui vengono sottoposti gli adolescenti e anche bambini
attivisti e come affermazioni nocive come “non è queer abbastanza” “non è queer
nel modo giusto” si stanno diffondendo nella società (e anche nella book
community), o ancora come le discriminazioni si intrecciano tra di loro. Alcune
riflessioni sono solo accennate, altre introdotte e si perdono un po’ nel
finale. Ad esempio no ho molto apprezzato come viene affrontato l’ultimo tema
nominato.
Infatti c’è
un personaggio che nel libro non ha fatto altro che invalidare continuamente i
sentimenti del protagonista, continuando a ripetergli che per altri la
situazione è peggiore. E all’inizio questo andava ancora bene perché pensavo
che la questione sarebbe stata affrontata ma alla fine non c’è una critica
e viene addirittura appoggiato dal
protagonista. Considerato che è un libro rivolto ad adolescenti, ho un po’ paura
che queste sensazioni possano essere percepite anche da voi e quindi recepire
il messaggio è sbagliato. Quindi ribadiamolo: i vostri sentimenti sono
importanti.
È importante
essere consapevoli del proprio privilegio, ma questo non rende meno gravi le discriminazioni che si subiscono.
Hunter
infatti è estremamente privilegiato essendo un uomo bianco cis della classe
media (e con una famiglia aperta) e il suo percorso riguarda anche questo,
capire il proprio privilegio ed essere più presente nei confronti delle persone
che lo circondano, soprattutto nei confronti dei membri della propria band.
Ma non rende
meno importante il dolore che prova.
E questo ha
anche rovinato la mia esperienza di lettura. Senza questa nota amara, io gli
avrei messo il massimo perché è stata una lettura divertente e anche
significativa. Purtroppo però c’è.
Voto:4
Info
Titolo: Kiss and Tell
Autore: Adib Khorram
Casa editrice: Penguin Putman inc.
Prezzo di copertina:16,17€
Pagine: 384
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