Unmade di Sarah Rees Brennan - Recensione
Ancora una volta ringraziamo la casa editrice per averci fornito un' e-arc per recensirlo per voi.
Essendo l'ultimo volume della saga, ci tenevamo a ringraziare per le copertine che a nostro parere sono molto belle, e soprattutto per avere dato una possibilità a un'autrice molto sottovalutata in Italia. Con l'augurio che presto anche altri libri di Sarah Rees Brennan verranno pubblicati (nota: da poco è uscito anche il libro ambientato nel mondo di Sabrina Spellman), è arrivato (finalmente) il momento di parlare del libro.
Ci scusiamo per il ritardo con cui è uscita questa recensione, ma siamo state molte impegnate, e soprattutto questo è un periodo di evoluzione per il blog, perché abbiamo tante idee che vogliamo portare alla vostra attenzione, e questo sta richiedendo molto tempo.
A questo punto torniamo al tema del nostro articolo, e parliamo di Kami e Jared e tutti i personaggi che ci hanno accompagnato in questo lungo anno.
Se ancora non avete letto questo urban fantasy, dovreste e sul blog trovate sia la recensione del primo e del secondo. Se li avete letti e volete sentire il nostro parere su Unmade, sarete ben presto accontentati (si, lo so, state gridando "basta con questa introduzione")
Il libro potete trovarlo sul sito della Triskell o su Amazon o in inglese su bookdepository
Trama: Chi verrà sacrificato?
Kami ha perso il ragazzo che ama, è legata a uno per il quale non nutre lo stesso sentimento e si trova costretta ad affrontare un nemico potente come non mai. Ora che Jared è disperso da mesi e ritenuto morto, la ragazza non può fare a meno di ricorrere al suo legame con Ash per trovare la forza necessaria a contrastare il male che dilaga in città .
Rob Lynburn ha il controllo di Mestavalle ed è determinato a ottenere un sacrificio umano, ma Kami è decisa a fermarlo e, quando insieme a Rusty, Angela e Holly, scoprirà un segreto che potrebbe salvare la situazione, si troverà a dover affrontare una scelta difficile, che potrebbe mettere a rischio non solo la sua vita, ma anche quella delle persone a lei più care.
Il capitolo finale della serie L’eredità dei Lynburn è un viaggio eccitante dall’inizio sino al suo sorprendente finale.
Jules: Farò anche delle considerazioni complessive sulla saga. Mi è piaciuta ma devo ammettere che alcune cose dovevano e potevano essere approfondite meglio.
Se ricordate le mie recensioni, noterete che spesso ho sottolineato come l'elemento caratterizzante la saga è proprio il rapporto che intercorre tra i due protagonisti, e come questo poteva introdurre interessanti considerazioni filosofiche sul possesso, sull'intimità ... Infatti abbiamo un personaggio Jared, con un passato difficile, senza autostima, e convinto che nessuno possa amarlo. E' un discorso che può, anzi poteva aprire a tante strade. Non è stato così, ma dopo la delusione nel secondo libro, almeno è stato bello vedere che in Unmade il personaggio ha avuto un'evoluzione. E non è stato l'unico! Finalmente tutti i personaggi hanno avuto quello che si meritavano. Le interazioni sono state molto belle e soprattutto molto realistiche, e questo mi ha permesso di affezionarmi ulteriormente ai personaggi. Mi mancheranno, e soprattutto mi mancherà l'ironia dei Glass. Ovviamente devo citare il padre di Kami, perché è davvero uscito a dare un tocco unico e speciale alla saga, soprattutto in questo volume. (lo amo lo amo lo amo)
«Dovrò parlare con lei,» disse Jon prima di alzarsi. «Ammiro il suo coraggio, signor Glass,» dichiarò Rusty con convinzione. «Lei è proprio il genere d’uomo che spero di diventare da grande, tra dieci o vent’anni.» «Non avrai mai il mio fascino irresistibile, Russell,» replicò lui arruffandogli i capelli prima di uscire.
Il worldbuilding è molte semplice, ma è anche uno di quei posti in cui non ti dispiacerebbe vivere, quindi sarebbe stato bello vedere approfondire qualcosa di più soprattutto perché questo libro dà degli spunti interessanti.
Il libro è molto scorrevole e soprattutto è ricco di colpi di scena che ti impediscono di mettere giù il volume. Credo di averlo letto in una giornata. Inoltre, mentre il volume precedente mi è sembrato un girare in circolo, questa volta c'è uno scopo e tutti si orientano verso di esso. La storia ha davvero uno sviluppo anche se la conclusione è davvero molto affrettata. La fase finale di questa "guerra civile" è stata davvero ridotta ai minimi termini impedendo al lettore di provare empatia con i personaggi.
Però sono soddisfatta per come si sono conclusi gli eventi.
E' una saga che non consiglio a tutti, ma se siete amanti degli Urban Fantasy, o se comunque volete leggere qualcosa di leggero, secondo me vi piacerà .
Voto del libro: 3,5 🌟
Voto complessivo della saga: 3.5/4 🌟
Ophelia.
Con quest'ultimo capitolo si conclude la trilogia che mi ha permesso di conoscere questa adorabile scrittrice! Sono davvero grata a Triskell per averle dedicato uno spazio tutto suo con la pubblicazione di questa trilogia.
(cassandra Jean)
Nonostante abbia un' opinione altalenante sui tre libri della saga posso affermare che tutto sommato mi è piaciuta e ciò è imputabile al fatto che apprezzo molto lo stile di scrittura dell'autrice. Certo, come punto nevralgico direi che la trama è stata un po' debole, nulla di particolarmente originale e quando succede una cosa del genere la carta vincente sono i personaggi. Se dovessi fare un'analisi generale dei personaggi direi che avevano potenziale che non è stato mostrato del tutto. Speravo di affezionarmi di più a Kami, Jared o Ash.
Per quanto riguarda Unmade nello specifico, direi che è stata una lettura piacevole, stile scorrevole come sempre anche se da scorrevole a frettoloso è un attimo e in questo caso sono d'accordo con quello che ha scritto Jules: le ultime vicende si sono svolte un po' troppo in fretta. Dovendo fare un'analisi generale direi che la trilogia mi è piaciuta ma di questo volume non sono soddisfatta al 100%.
Voto al libro: 3,5 🌟
Voto complessivo alla saga: 4 🌟
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