Interview with the author - Sarah Rees Brennan




Buongiorno! Oggi apro una nuova rubrica, "Interview with" che come potete capire dal nome è dedicata alle interviste, ed è un onore per me, iniziare con una scrittrice che adoro, Sarah Rees Brennan!

Profilo Autor3: Sarah è nata e cresciuta in Irlanda, vicino al mare, dove i suoi insegnati hanno fatto del loro meglio per insegnarle l’irlandese (ci tiene a sottolineare che non si chiama gaelico). Lei, però, preferiva leggere libri sotto il banco. Quelli con cui veniva sorpresa più di frequente erano i romanzi di Jane Austen, Margareth Mahy, Anthony Trollope, Robin McKinley e Diana Wynne Jones.
Dopo il college ha vissuto brevemente a New York, dove è sopravvissuta a dispetto della sua abitudine di chiedere passaggi ai camion dei pompieri. Ha cominciato a scrivere la sua prima trilogia, The Demon Lexicon, mentre faceva la bibliotecaria e frequentava un corso di scrittura creativa nel Surrey, in Inghilterra. Da allora è tornata in Irlanda. Il suo irlandese è ancora zoppicante, ma è convinta che sia valsa la pena leggere tutti quei libri sotto il banco.
La Lynburn Legacy Series, pubblicata in Inghilterra da Simon and Schuster e in America da Random House, è composta da tre libri, Unspoken, Untold e Unmade, che raccontano le avventure di Kami Glass, una vivace giornalista e detective che si trova invischiata nei sinistri intrighi dell’apparentemente pigra cittadina di Sorry-in-the-Vale. (Triskell editore)

Sarah Rees Brennan (twitter icon)


Q: Benvenuta sul blog. Recentemente hai annunciato una nuova villainous trilogia. Puoi dirci qualcosa di più?

A: Grazie mille per avermi invitato! Sono davvero emozionata di pubblicare dopo tanto tempo un romanzo originale, e il mio primo romanzo per adulti: LONG LIVE EVIL, in cui il più grande conforto di una giovane donna in fin di vita è il personaggio del suo libro preferito, l'eroe solitario e senza scrupoli di un epic fantasy. Quando le viene offerta la possibilità di vivere trasferendosi nel mondo del libro che ama tanto, si unisce ai cattivi della storia per un’allegra avventura, cruenta, stimolante, e decisamente criminale, per cambiare il corso della narrativa, e scoprire se davvero i cattivi si divertono di più.


Q:“The Lynburn legacy” è stata pubblicata in Italia da Triskell edizioni. Puoi descriverla?

A: Una reporter intrepida scopre che l’amico invisibile che ha avuto per tutta la vita è la pecora nera della ricca e misteriosa famiglia che di recente è tornata a vivere nella propria dimora ancestrale sulla collina… sulla collina proprio quando una serie di omicidi inizia nella loro tranquilla cittadina inglese.




Q: C’è qualche possibilità di avere "In other lands" in Italia?

A: Lo spero. Ero davvero emozionata quando Triskell ha pubblicato Lynburn legacy. La mia migliore amica d’infanzia - ci siamo conosciute in libreria a 8 anni - è in parte italiana e vive a Roma, quindi sono molto legata all’Italia e ci vengo spesso. Sfortunatamente, nonostante il mio amore per l’Italia, per la cultura e per la cacio e pepe, il mio italiano rimane pessimo.

Proprio perché sono legata all’Italia, spero che tutti i miei libri verranno pubblicati in italiano un giorno. Ho amato la reazione dei fan a IN OTHER LANDS, la storia del ragazzo più stravagante che sia mai entrato in un mondo magico - e incontra un ragazzo dorato con le ali e una cameriera elfa con una sorprendente visione della vita. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i lettori italiani. Incrociate le dita per me.


Q:Spesso ti sei cimentata a scrivere storie di personaggi già esistenti. Quali sono le difficoltà e i vantaggi? Qual è stato il personaggio più divertente da scrivere? E quale il più difficile?

A: Crescendo ho scritto Fanfiction. Penso che tutti lo facciamo, anche solo nella nostra mente, quando amiamo le storie. Scrivere tie-in ufficiali è tutta un'altra storia, visto che collabori con i creatori per contribuire alla storia ufficiale, ma questo non significa che mi sono del tutto abituata all’idea di giocare con altri universi e personaggi, del tipo “questo come lo spiego?” e “di cosa parla questo particolare personaggio, come funziona essere nella sua mente?”

Ho scritto due serie tie-in per due serie Netflix, per "Le Terrificanti Avventure di Sabrina" e "Fate: the Winx saga", e un tie-in per una graphic novel, Fence di C.S. Pacat ( che ha scritto anche gli accattivanti "Dark rise" e "Captive Prince". – sì, la battuta è intenzionale – [captivating/accattivante e Captive Prince]). Entrambi sono media visivi, e questo era sia un'opportunità che una difficoltà - i libri ti danno la possibilità di scavare sotto la superficie di questi personaggi e scoprire i loro segreti, e fornire al pubblico dei divertenti extra. (Per esempio, in “Sabrina” ho dovuto fornire un passato a un misterioso eroe, e ho fatto parlare di più il gatto Salem. Non c’è il gatto di una strega senza umorismo). [letteralmente: Non puoi pronunciare “witch cat” senza “wit”, un altro gioco di parole: witch cat e wit]

I romanzi tie-in, inoltre, hanno un pubblico devoto, che è già affezionato ai personaggi: non vuoi deludere il pubblico, e sai che hanno un milione di domande su quel mondo. Come puoi vedere dalla premessa di Long Live Evil, amo vedere le persone interagire con le storie: quando si tratta di tie-in, i miei personaggi preferiti, e anche i più difficili, sono proprio quel pubblico, che mi ispira, di cui voglio soddisfare le speranze, la cui fiducia (?) mi sostiene e non dev’essere tradita.


Q: Tornerai a scrivere di Shadowhunters?

A: Non posso fare promesse, mi spiace! Dopo la chemioterapia per il quarto stadio di cancro ho avuto seri problemi di salute, questo significa che devo conservare la mia energia e a volte concentrarmi sulle mie storie. Cassandra Clare ha creato un mondo fantastico ed è stato un vero onore farne parte, e sarò sempre estremamente grata a lei, ai suoi personaggi, - forse soprattutto a Magnus- e ai suoi adorabili e disponibili lettori.

Ho passato circa due anni a concentrarmi esclusivamente su LONG LIVE EVIL, che è il tempo più lungo che ho dedicato a un singolo libro nella mia vita. Dopo aver perso la mia abilità di scrivere quando ero malata, mi spaventava scrivere il mio primo libro per adulti, senza sapere se le persone fossero interessate o se potessi raggiungere il risultato sperato. I miei compagni di scrittura dicono che è la mia opera migliore. Spero abbiano ragione.




Q: In quale dei tuoi personaggi ti rivedi di più?

A: È divertente, perché tutti parlano di come si rivedono nei personaggi. Per me, i personaggi sono più come amici. Non penso mai "voglio sposare Mr Darcy" ma penso "Elizabeth e Darcy sono così giusti l'uno per l'altro e i loro scambi di battute sono così fulminei e acuti: spero che abbiano un matrimonio da favola!”. Ovviamente, dei pezzettini di te si insinuano nei personaggi – uno dei miei personaggi scrive commedie strane e bellissime, e un altro si difende dal dolore con le risate – ma a volte è divertente scrivere il tuo opposto: personaggi che hanno un aspetto aggraziato o con una grande sicurezza, o dei freddi calcolatori, personaggi che vorrebbero sposare Mr. Darcy, o ucciderlo. È come un ballo in maschera per la mente, mettersi nei panni di qualcun altro per un po’.

Ci sono un sacco di personaggi con cui vorrei stringere amicizia e scherzare, ma mi terrei bene alla larga da alcuni dei miei personaggi a cui amo pensare e di cui amo scrivere… sono pericolosi e folli.


Q: In quale mondo immaginario ti piacerebbe vivere? E perché?

A: Oh mio Dio, nessuno. Sono così pieni di pericoli. In Narnia cercano di farti uccidere lupi parlanti, nella Terra di Mezzo i gioielli ti fanno il lavaggio del cervello, e non fatemi neanche cominciare con quello che ti succede a Westeros. Solitamente devi abbandonarli e ti senti sotto sopra ( la stravagante e appassionata serie Wayward children di Sean McGuire offre qualche soluzione a questo…) Lettori, state alla larga dai portali che possono essere porte per mondi immaginari. Limitatevi a sbirciare dalla finestra. Le persone lì hanno un bel aspetto, ma ogni giorno è ora della fine del mondo.


Q: Cosa significa per te la scrittura?

A: Bukowski lo ha descritto meglio di me, nel suo poema “Sulla Scrittura” – “niente può salvarti, a parte scrivere… la scrittura ride di se stessa, del dolore”. Creare storie e vivere al loro interno, poter invitare altre persone in questi mondi immaginari, è come dare la migliore festa dell’universo: una festa dove non sei mai stanca e mai sola, sia se te ne stai per conto tuo in una stanzetta accogliente, sia se stai ballando in mezzo a una magnifica folla, in una sontuosa sala da ballo. E la festa non ha mai fine. La storia vive oltre te, attraverso l'immaginazione delle altre persone. Scrivere è la cosa più divertente, e un conforto eterno.


Q: Ci sono altri progetti su cui stai lavorando e di cui puoi parlarci?

A: Ci sono altri progetti, ma nulla di cui possa parlare! In ogni cosa che faccio, penso sempre alle storie che viviamo; alla natura del male, e al potere della risata.

Quindi mi dispiace essere misteriosa, e perfida, e di avervi incuriositi… ma davvero lo sono?

Non sono dispiaciuta di essere stata ospitata così cortesemente su questo blog, e di aver risposto a tutte queste fantastiche domande. Grazie mille per aver letto, vi faccio un inchino e scompaio in uno sbuffo di fumo scintillante.



Cosa ne pensate, volete aggiungere un commento? Fatemi sapere

Sarah Rees Brennan (instagram icon)


Intervista integrale in inglese.

Welcome to the blog! You recently announced a new "villainous" trilogy. Could you tell us something more?

Thank you extremely much for having me! I'm so excited to be publishing my first original novel in a long time, and my first adult novel ever: LONG LIVE EVIL, in which a dying young woman's greatest comfort is her favourite book character, the lonely, merciless hero of an epic fantasy. Offered the chance to live by stepping into the world of her beloved book, she gathers the story's villains for a gleeful, bloodthirsty, seductive and definitely criminal adventure to change the course of the narrative and find out if evildoers really do have more fun.

"The Lynburn legacy" was published in Italy by Triskell Edizioni. Could you describe it?

An intrepid reporter discovers the imaginary friend she's had all her life is the bad seed son of the rich, mysterious family recently returned to their ancestral hall on the hill... just when murders start happening in their sleepy English town. 

Is there any chance we'll have "In Other Lands" in Italy?

I hope so! I was terribly excited when Triskell published Lynburn Legacy. My best friend from childhood -- we met in a library when we were eight - is half Italian and lives in Rome, so Italy is especially dear to my heart and I visit all the time. Sadly, despite my love for the country, the culture and cacio e pepe, my Italian remains atrocious.

Because Italy is special to me, I hope all my books will be published in Italian one day. I've loved the response from readers to IN OTHER LANDS, the story of the crankiest boy to ever enter a magic land--and meet a golden boy with wings and an elven maid with a startling outlook on life. I'd adore to see what Italian readers think of it. Keep your fingers crossed for me!

You have often ventured into writing stories of already existing characters. What are the difficulties and advantages? Which character was the most fun to write? Which one was the hardest?

I wrote fanfiction growing up. I think we all do, even if only in our minds, when we love stories. Writing official tie-ins is a different beast, since it's working in collaboration with the creators to contribute to the official story, but it did mean I'm very used to the idea of playing with other universes and characters, going 'how would I explain that?' and 'what is this particular character all about, how would being in their head work?'

I've done two tie-in series with Netflix shows, for 'Chilling Adventures of Sabrina' and 'Fate: the Winx Saga' and one tie-in with a graphic novel series, C.S. Pacat's (who also wrote the captivating 'Dark Rise' and 'Captive Prince'--okay, pun intended--series) 'Fence.' Both TV and graphic novels are a visual medium, so that was both the difficulty and the opportunity for me - books provide a chance to get in under the surface of these characters and see their secrets, and give the audience fun extras. (For instance, in 'Sabrina' I got to give a mysterious hero a backstory, and to make Salem the cat talk more. Can't spell 'witch cat' without 'wit.')

Tie-in books also come with devoted audiences who already care about the characters: you don't want to let the audience down, and you know they have a million questions about the world. As you can tell from the premise of Long Live Evil, I love seeing people interact with stories: when it comes to tie-ins, my favourite and most difficult characters are that audience, who I'm inspired by, whose hopes I want to fulfill, whose belief carries me through and must not fail.
 
Is there any chance you will write again about Shadowhunters?

I can't make any promises, I'm afraid! After chemotherapy for stage 4 cancer I've had serious health issues, which does mean I have to conserve my energy and sometimes focus on writing my own stories. Cassandra Clare created an amazing world that it was a true honor to have a part in, though, and I'll always be extremely grateful to her and to her characters--perhaps especially Magnus--and to her lovely, welcoming readers. 

I spent almost two years focusing exclusively on LONG LIVE EVIL, which is the longest time I've ever spent on a single book in my life. After losing my ability to write when I was sick, it was terrifying to write my first adult book, not knowing if people would want to read it or if I could accomplish what I wanted to with it. My writing partners tell me it's my best. I hope they're right! 

In which one of your characters do you see yourself the most?

It's funny, because everyone talks about relating to characters. To me, characters are more like friends. I never think 'I want to marry Mr Darcy' I think 'Elizabeth and Darcy are so right for each other and their banter is so lightning-fast and sharp: I hope they have a June wedding!' Little bits of yourself creep into characters, of course - I have one character who writes weird and wonderful plays, and another who uses laughter as a shield from pain, but sometimes it's fun to write against yourself: characters who are physically graceful, or overconfident, or ice-cold schemers, characters who might want to marry or murder Mr Darcy. It's a costume ball of the mind, to slip into someone else for a while!

There are a lot of characters I'd love to be friends and joke around with, but some of my characters who I love thinking and writing about I'd stay far away from... they are dangerous and deranged. 

In what fictional world would you like to live? And why?

Oh my God, none of them. It's so dangerous in there. In Narnia they try to make you kill talking wolves, in Middle Earth the jewelry brainwashes you, and don't even get me started on what they do to you in Westeros. You usually have to leave and then you feel messed up about it (Seanan McGuire's lyrical, fantastical Wayward Children series does offer some solutions to this...) Readers, stay away from portals that may be doors to fictional universes. Just look in through the windows. The people in there are very good-looking but every day is doom o'clock.

What does writing mean to you?

Bukowski described it best for me, in his poem 'On Writing' - 'nothing can save you except writing... writing laughs at itself, at pain.' Creating stories and living inside them, being able to invite other people into imaginary worlds, is like throwing the best party in the universe: a party where you're never tired, and never lonely whether you're by yourself in a cosy little room or dancing in a wonderful crowd at an extravagant ball. And the party never has to end. The story lives on past you, through other people's imaginations. Writing is the greatest fun, and the eternal comfort.

Finally, are there any other projects you are working on that you can tell us about?

There are other projects, but none I can talk about yet! In everything I do, I'm thinking about the stories we live on, the nature of evil, and the power of laughter.

So sorry to be mysterious, and wicked, and teasing... or am I? 

I'm not sorry to have been hosted so kindly on this blog, and asked all these great questions. Thank you everyone for reading, I make you my bow and disappear in a puff of glittering smoke.

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