The Pennymores and The Curse of the Invisible Quill recensione

 



Titolo: The Pennymores and The Curse of the Invisible Quill
Autore: Eric Koester
Editore: New Degree Press
Data di pubblicazione: 26 aprile 2022
Il mio voto: 4/5
Trama:

When her brother vanishes in the night, along with all she thought to be true of magic, Parker Pennymore must unmask family secrets, travel far beyond the castle walls, and convince her sisters Quinn and Aven to break a few laws along the way - but what's a hero's journey without a little rebellion?


Ringrazio Netgalley per avermi fornito una copia digitale in cambio di una mia onesta opinione sul libro.

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The Pennymores and The Curse of the Invisible Quill è il primo libro di una serie fantasy per ragazzi con protagonista Parker la seconda figlia di quattro del re di Fonde. Nel loro mondo la magia, legata alla scrittura, è vietata a causa del cattivo uso che ne è stato fatto in passato, ma Parker insieme alle due sorelle e successivamente ad alcuni amici si ritroverà a dover usare questa magia per salvare il fratellino minore misteriosamente scomparso.

È un libro piacevole da leggere, anche se a volte risulta quasi ingenuo e prevedibile, soprattutto mi ha lasciato un pochino con l'amaro in bocca la facilità con cui vengono risolte le imprese che il gruppo protagonista si trova a dover affrontare. Inoltre alcune scene e luoghi mi ha ricordato molto da vicino la saga di Harry Potter, il che in sé può non essere un male ma solo un omaggio a un'ambientazione molto amata. In ogni caso l'atmosfera che si respira è quella tipica di un libro destinato ad un pubblico giovane, pacata, un po' sospesa ma ricca di possibilità ed avventure. 
Il sistema magico creato non è complesso ma è interessante perché rende "viva" la correlazione e similitudine tra scrittura e magia.

Una menzione speciale va fatta alle bellissime le illustrazioni a colori che si trovano all'interno dei capitoli che mi hanno colpita e affascinata molto e che secondo me danno quel tocco in più alla storia.
Un altro elemento che ho apprezzato tantissimo è stato il rapporto tra le tre sorelle protagoniste perché l'ho trovato estremamente realistico. Infatti Quinn, Parker e Aven sono persone diverse e per questo non vanno sempre d'accordo, hanno opinioni differenti, si invidiano a vicenda, litigano ed esprimono le loro opinioni anche in maniera forte (ma sempre contestualizzata nella loro età). Ovviamente poi questi scontri vengono risolti anche abbastanza velocemente ma non sempre attraverso discorsi o parole, anche solo attraverso la quotidianità di gesti che permettono di ritrovare l'equilibrio. E ho trovato tutto ciò molto più veritiero di altre rappresentazioni di sorelle.

It's the circle of life and love. You only understand the love you've received when you've been able to give the same.

Le tre sorelle sono sicuramente le protagoniste principali, ma non sono gli unici personaggi presenti, abbiamo infatti da un lato la famiglia delle ragazze e i vari aiutanti, che spaziano da altri ragazzi della loro età a personaggi fantastici (come animali parlanti e nani) tutti con una loro personalità e funzionalità all'interno della storia, anche se sono per pochi capitoli. Dall'altro lato troviamo gli antagonisti che però risultano meno descritti e presentano tratti più fumosi, cosa che però è anche comprensibile visto che si tratta di un libro introduttivo e si vuole lasciare un po' di mistero.

Insomma, si tratta sicuramente di un buon primo libro in una serie per ragazzi che presenta anche tanti buoni spunti e tematiche (come la neutralità della magia e della scrittura, è l'uso che ne viene fatto che può renderle positive o negative) che possono essere approfondite nei libri successivi e che possono anche fornire ai lettori delle chiavi di lettura e di interpretazione del mondo.

Concludo con una piccola riflessione linguistica per i non madrelingua inglese: classificherei il livello di inglese del libro come a metà tra A2 e B1, in generale non presenta strutture complesse e ci sono molti dialoghi, ma ogni tanto sono presenti vocaboli più complessi e non mancano comunque le descrizioni che alzano un pochino il livello linguistico.




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