The righteous, Renée Ahdieh- recensione
Ringraziamo
la casa editrice per averci fornito una copia per poterlo leggere e esprimere
la nostra opinione più onesta.
Trama:Pippa Montrose is tired of losing everything she loves. When her best friend Celine disappears under mysterious circumstances, Pippa resolves to find her, even if the journey takes her into the dangerous world of the fae, where she might find more than she bargained for in the charismatic Arjun Desai.
Renée is back with her rich, atmospheric fantasy world that will continue to enthrall readers, new romance and mystery, and lush, pacey writing.The
righteous è il terzo libro della saga The beautiful di Renée Ahdieh. In passato
ho già parlato del secondo libro della
saga e sono contenta di tornare qui a parlare del penultimo volume. Questo
libro vede un cambio di protagonisti, in quanto ruota principalmente intorno a
Pippa alla ricerca di Céline e Arjun che deve portare a termine un compito che
nessun altro può svolgere. Le loro strade si incontrarono nel regno delle fate che fa da sfondo all’intero
libro. In questo modo conosciamo meglio il world building, sebbene non
abbastanza da poter affermare di avere un quadro completo. Da questo punto di
vista continuo ad essere leggermente delusa e non credo che nel prossimo libro
la cosa cambierà.
Per quanto
riguarda la trama, alcune cose acquisiscono finalmente un senso e soprattutto
aprono nuovi interrogativi che non vedo l’ora di scoprire. La Ahdieh è stata brava ad
incuriosirmi, soprattutto con il finale che è stato molto ma davvero molto
intenso. (How you dare Ahdieh? How?).
Nella parte
iniziale il libro è molto lento visto che si concentra sull’evoluzione del
rapporto Pippa Arjun, per poi diventare affrettato verso la fine. In più non ho
apprezzato il modo in cui alcune questioni che hanno dato avvio al libro, sono
state dimenticate per essere poi riprese soltanto verso la fine.
Pippa è
stata una protagonista migliore di Céline.
Céline in the Damned era fin troppo perfetta, ora qui subisce
un’involuzione in quanto non mostra sensibilità né nei confronti delle persone
che si è lasciata alle spalle né alle persone che sono al suo fianco. E’
completamente concentrata su un sogno che non capisco quando è nato e su cui
secondo me non ha neanche riflettuto.
Pippa invece
si dimostra un personaggio determinato, resiliente e fragile che fa errori
stupidi e che ha tanti lati da scoprire. E soprattutto ci regala una storia
d’amore dolcissima. Arjun e Pippa sono la ship di cui avevo maggior bisogno in
questo momento e sono diventati la mia coppia preferita dell’autrice
(ovviamente Shazi e Khalid sono a un altro livello, quindi non li conto). La
Ahdieh quando vuole, sa davvero regalarci le storie d’amore migliori.
Soggettivamente
questo è il libro che mi è piaciuto di più e oggettivamente è il migliore, ha
un tocco in più rispetto al primo, ed è più equilibrato rispetto al secondo, ma
purtroppo rende anche evidente tutti i problemi della saga. Ovvero
Renée Ahdieh non è stata in grado di distribuire al meglio la storia e
l’evoluzione dei personaggi nei tre
libri. Per questo anche se Pippa e Arjun non potevano essere migliori di così
non posso dare cinque stelle piene (anche se il mio giudizio rimane molto positivo).
Voto: 4/4.5 stelle
Nessun commento: