Realtà e finzione: gli eventi storici a cui è ispirato il libro - La guerra dei papaveri blogtour


Benvenuti a questo nuovo appuntamento del Blog tour dedicato a "The Poppy War" ovvero "La guerra dei Papaveri" di Rebecca F. Kuang. A fine post troverete tutte le date degli approfondimenti. Oggi noi cercheremo di dare una cornice storica degli elementi che hanno influenzato il romanzo. Infatti, come noteranno coloro che hanno una certa familiarità con la storia del Novecento o della Cina in generale, ci sono forti richiami alla storia del Paese del secolo scorso. La stessa autrice in più interviste ha affrontato l'argomento, sottolineando che ha usato la storia della Cina non come uno schema rigido ma più come ispirazione e quindi l'accuratezza non era il suo obiettivo centrale.

"I use Chinese history more as a color palette than a strict outline, if that makes sense."
R.F.Kuang per readatmidnight

 La Kuang ha esplicitamente menzionato gli eventi riconducibili alla realtà, quindi nessun elemento qui riportato è semplicemente frutto della nostra interpretazione, ma ognuno ha trovato conferma nelle sue parole. Prima di continuare, è anche importante sottolineare che alcuni eventi storici potrebbero urtare la sensibilità di qualche lettore, quindi prima di leggere vi consigliamo di leggere i trigger warning presenti nel libro:
abuso di droge, genocidio, torture, stupri, autolesionismo, razzismo, esperimenti su persone.

Ci saranno anche spoiler che veranno segnalati e quindi possono essere evitati facilmente.

Il rapporto realtà e funzione si articola in due direzioni, il wordbulding e la trama. Infatti per il worldbulding si è ispirata soprattutto a una dinastia specifica, mentre la trama è stata influenzata dagli eventi del Novecento.
L'articolo è pertanto diviso in due parti.
Iniziamo con il wordbulding.

Worldbuilding
MITOLOGIA
Per la mitologia del romanzo l'autrice si è affidata soprattuto al poema epico Fengshen Yanyi traducibile come la Canonizzazione degli Dei. Attribuito a Xu Zhonglin fu composta durante il sedicesimo secolo durante la dinastia Ming. Composta di 100 capitoli unisce elementi di folklore, storia, leggende, storia e fantasia.

PERSONAGGI STORICI
(Non siamo sicure se questa parte può considerarsi spoiler perché abbiamo valutato la possibilità che le vicende dei tre personaggi menzionati possa aver influenzato in maniera più evidente i prossimi libri. Non avendoli letti, è soltanto un'ipotesi).
La Kuang ha rivelato che anche per la costruzione dei suoi personaggi si è ispirata a figure storiche.
Tre sono i nomi in particolare da guardare: Mao Zedong, Zhou Enlai e Chiang Kai-shek
Per Rin ha cercato di ricalcare la vita di Mao Zedong.
Il famoso rivoluzionario crebbe in una famiglia di contadini abbastanza benestante. All'età di quattordici anni fu costretto dal padre a sposare una ragazza più grandi di lui, che però non riconobbe mai come moglie. I suoi studi furono irregolari.
Sotto la sua guida il partito comunista vinse la guerra civile e formò la Repubblica popolare cinese. Sviluppò un marxisismo-leninismo di carattere cinese noto come maoismo.

Per Kitay invece è stata influenzata da Zhou Enlai, politico cinese e sostenitore di Mao Zedong. Zhou studiò all'università Nankai di Tianjin e in Giappone all'Università Meiji, in Francia, in Germania e in Uk.
Tornò in Cina dove si unì al Partito comunista cinese.
Guidò l'alleanza (1937) tra il suo partito e i nazionalisti nella guerra contro il Giappone. Fu primo ministro e poi ministro degli Esteri della Repubblica Popolare di Cina.

Infine c'è un richiamo anche a Chiang Kai-shek.che dovrebbe rappresentare Altan. Era un generale e politico cinese.Comandò la spedizione del Nord per riunificare la Cina contro i signori della guerra del governo Beiyang e nel 1928 ed emerse vittorioso come leader del governo nazionalista della Repubblica di Cina. Chiang guidò la Cina durante la seconda guerra sino-giapponese.Durante la guerra civile cinese guidò la fazione Nazionalista ma perse. Sconfitto, si ritirò con le sue truppe superstiti sull'isola di Formosa(Taiwan), dove diede vita alla Repubblica di Cina a Taiwan.

KEJU
Una delle prime cose di cui veniamo a conoscenza nel libro e quindi sin dal primo capitolo è senza dubbio il Keju, esame che permetterebbe alla protagonista di cambiare la sua vita. 

Tutto ebbe inizio ben prima della Dinastia Song, grazie alla dinastia Han  (206 a.C.-220 d.C.), ma fu principalmente grazie ai Song che questi esami divennero talmente importanti da rappresentare l’unico modo per occupare posti governativi. In particolare – e qui farei un bel collegamento al libro – fu l’imperatrice Wu Zetian (690 a.C. -705 a.C.) a riorganizzare il sistema per la formazione di nuovi funzionari, portando avanti un modello basato sul concetto di cultura come strumento di elevazione sociale.

Apparentemente meritocratico, in realtà superare l’esame era davvero difficile poiché alla fine erano pochissimi coloro di umili origini a riuscire nell’impresa. Ciò era ovviamente dovuto al gap che vi era tra i figli di ricchi proprietari terrieri, i quali avevano già garantita la migliore istruzione, e coloro che non potevano effettivamente permettersela. Sin dall’inizio della storia ci vengono mostrati gli immensi sacrifici che compie Rin pur di studiare e riuscire a prepararsi per l’esame.

Ma l’esame in cosa consisteva in realtà?

Nonostante fossero di venti tipi diversi, erano cinque gli esami Keju che permettevano di ottenere i ruoli di funzionari più importanti. Gli esami si basavano sulla conoscenza di Classici confuciani, sulla calligrafia e su conoscenze matematiche e giuridiche.

Per quanto riguarda i Song, l’autrice stessa ha più volte dichiarato di essersi ispirata a questa dinastia, così come tanti eventi ripresi dalla storia cinese e giapponese, che vedremo più avanti nell’articolo.

Un esempio: i Song furono anche i primi a sviluppare tecnologie militari per proteggere i propri confini, semplice il collegamento tra i primi utilizzi della polvere da sparo che viene spesso utilizzata da Chaghan nella storia.

PARALLELISMI GEOGRAFICI

Io e Jules abbiamo fatto un po’ di parallelismi geografici basandoci sulla mappa fornita all’interno del libro e luoghi che esistono realmente. Basandoci un po’ su ciò che ha confermato l’autrice e un po’ su nostre supposizioni abbiamo quindi collegato vari posti.

Ovviamente il Nikan rappresenta la Cina, mentre Mugen è il Giappone.

(Spoiler) Il massacro di Golyn Niss è ciò di cui parleremo più avanti nell’articolo e si riferisce ovviamente a ciò che è accaduto Nanchino. La battaglia di Shangai, che tratteremo comunque tra poco, si rifà a quella di Khurdalain  e Speer invece dovrebbe rappresentare Taiwan.

GUERRE DELL'OPPIO 
L'oppio è un elemento importante del libro, quindi non si può fare a meno di richiamare i due conflitti che resero la Cina dipendente di questa sostanza: le due guerre dell'oppio.
In Cina la vendita e il consumo dell'oppio era illegale, ma questo non aveva fermato gli inglesi che erano i maggiori beneficiari della vendita della sostanza tra India e Cina.
Infatti quando un nuovo carico di Oppio fu sequestrato nel 1839, l'Inghilterra rispose con la forza. Ci fu un conflitto e i Cinesi persero. Dopo pochi anni, nel 1856 scoppiò una guerra civile nota come la rivolta dei Taiping  guidata da Hong Xiuquan che rese ancora più debole la Cina. Infatti, quando quest'ultima si rifiutò di rivedere i trattati l'Inghilterra, insieme a Francia e Usa scese in guerra che si rivelò ancora una volta vittoriosa.
La Cina fu costretta ad accettare trattati ingiusti in cui era prevista anche la legalizzazione dell'oppio.

FASCISMO GIAPPONESE / UNITA' 731    
(Spoiler e contenuti sensibili)
Un pagina della storia davvero vicina ai nostro giorni che mescolandosi con gli avvenimenti del libro riporta in vita eventi davvero tragici. Il fascismo giapponese, considerato più come ultranazionalismo giapponese, riguarda il periodo storico che va dall’inizio degli anni Trenta fino alla fine della Seconda guerra mondiale, ovvero con la resa del Giappone ed i devastanti bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. L’autrice riprende eventi storici come la creazione dell’unità 731.  Si tratta di un’organizzazione dell’esercito giapponese, attiva dal 1936 al 1945. Non riporterò tutte le informazioni riguardanti quest’unità, ma farò riferimento ad alcuni temi ripresi dall’autrice all’interno del libro. Prima di tutto il medico a capo di quest’unità, protagonista della vicenda storica, era Shiiro Ishii, mentre nel libro troviamo Eymichi Shiro. Indubbiamente i due personaggi sono correlati e probabilmente si tratta dello stesso Shiro, medico giapponese che ha inflitto numerose sofferenze ai prigionieri di guerra, tra cui: cinesi, coreani, americani, russi e mongoli. In principio quest’unità venne creata per la sperimentazione di armi chimiche e biologiche, ma successivamente fu convertita allo studio per la prevenzione endemica. A conti fatti si trattava di vere e proprio torture ai prigionieri. Vivisezioni senza anestesia, iniezioni di virus, bersagli umani per armi batteriologiche e non.  L’unità venne anche collegata al monopolio delle coltivazioni di papavero e alla produzione di eroina. Quando le unità (non esisteva solo la 731) vennero smantellate, molti scienziati implicati continuarono le loro carriere mediche, politiche, economiche. Alcuni furono processati dalle forze sovietiche, ad altri vennero concordata l’estinzione del reato in cambio delle informazioni raccolte durante le sperimentazioni. 


Eventi

GUERRA SINO-GIAPPONESE
Indubbiamente l’unità 731 ha operato anche durante la Seconda guerra Sino-Giapponese che si trova proprio alla base della storia troviamo e di conseguenza i conflitti tra le due nazioni.

Il primo conflitto Sino-Giapponese riguarda il controllo della Corea e va dal 1894 al 1895. Il Giappone, sconfitto dalla Cina della Dinastia Qing,  dovette cedere l’isola di Taiwan e concedere l’indipendenza alla Corea. La Seconda guerra Sino-Giapponese coprì – purtroppo – un lasso di tempo maggiore, che va dal 1937 al 1945, periodo in cui avvenne anche la Seconda Guerra Mondiale. Il conflitto, come da nome, riguardava le mire espansionistiche del Giappone, che sperava di poter conquistare la Cina e quindi avere il controllo dell’Asia.

L’autrice ci inserisce quindi all’interno di questo contesto in cui il Nikan (la Cina), indebolito dalle guerre civili, dalla povertà dilagante e dalla poca collaborazione tra i comandanti stessi, si ritrova ad affrontare Mugen (il Giappone) pronto militarmente a combattere una guerra senza eguali. Persino la battaglia di Shangai, trasformata nella battaglia di Khurdalain – secondo noi - viene ripresa minuziosamente. La guerra di Shangai fu combattuta in uno spazio ristretto, sia nella città che sulla spiaggia dello Yangtze Kiang, in conseguenza agli sbarchi dei giapponesi. Questa battaglia viene generalmente suddivisa in tre parti: la prima in cui le forze militari giapponesi vennero contrastate dalle cinesi, tali scontri avvennero all’interno della città; la seconda, in cui ci furono scontro più duri e sanguinosi, in cui i cinesi dovettero allontanarsi dall’area metropolitana della città e continuare a difendere le coste, tutto ciò provocò numerose perdite all’armata cinese e un avanzamento di giapponesi con cosiddetti “scontri casa per casa”; infine la terza e ultima fase determinò la completa disfatta cinese, il cui l’esercito ripiegò, continuando a combattere fino alla marcia su Nanchino.

Ma l’autrice non dimentica delle barbarie e riprende anche l’utilizzo nel 1939 di gas nervino da parte delle truppe giapponesi, tutto ricollegabile alla seconda guerra sino-giapponese appunto. L’utilizzo di tali armi biologiche si riferisce allo scontro che avvenne sulle montagne di Shaxi, nel luglio dello stesso anno.

LO STUPRO DI NANCHINO
(Spoiler e contenuti sensibili)
Il capito 21 appare come un resoconto di questo evento storico.
Lo stupro di Nanchino è il termine utilizzato per indicare il "massacro di Nanchino", avvenuto nel 1937 durante la seconda guerra sino-Giapponese. Si tratta del genocidio perpetrato dall'esercito giapponese nei confronti della popolazione cinese durante l'occupazione della Capitale Nanchino. In quelle sei settimane di occupazione l'esercito giapponese ha saccheggiato o incendiato la città e ucciso e violentato migliaia tra soldati e civili. L'uccisione dei civili fu giustificata con la scusa che molti soldati si nascosero tra di essi.
Ci sono numerosi resoconti, di sopravvisuti, di abitanti stranieri e giornalisti che mostrano fino a che punto arrivò la loro crudeltà (sebbene alcuni di questi racconti continuano ad essere considerati controversi).
Si parla di più di 20.000 donne stuprate: le violenze avvenivano sia di giorno che di notte; di giorno spesso era in pubblico o in gruppo. Spesso i familiari furono costretti ad assistere. Molte donne vennero uccise dopo lo stupro. Furono seviziate, mutilate, impalate e se erano incinte strappavano loro i feti. Altre furono avviate alla prostituzione. DI giorno venivano legate davanti agli edifici in modo che tutti i soldati che passavano potessero violentarle. Le sorte dei bambini furono simili, picchiati, stuprati, rinchiusi in gabbia: c'era anche la pratica di lanciare i bambini per aria e spararli al volo con la baionetta.
È ancora acceso il dibattito sulla veridicità della cosiddetta « gara per l'uccisione di 100 persone con la spada» una specie di competizione tra i membri dell'esercito per vedere chi sarebbe stato il più veloce ad uccidere 100 persone con la spada. Tali eventi subito riconosciuti dalla Cina continuano a dividere il Giappone, in quanto ancora forte è la corrente negazionista.
Siamo giunte alla fine di questo articolo, non nascondiamo che in alcuni momenti è stato davvero difficile trovare le parole per descrivere le vicende avvenute. In ogni caso speriamo che questo articolo possa essere utile e possa accendere una piccola scintilla di interesse, nei confronti di una storia di cui si parla ancora poco. Vi consigliamo ovviamente di dare una possibilità a "La guerra dei papaveri", un fantasy che ripercorre delle vicende importanti e pone interrogativi necessari alla coscienza comune.

E' arrivato il momento di salutarvi e di ricordarvi le altre date del blogtour! Non mancate! 



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